La messa in scena per lo streaming avverrà presso il Teatro Sanbàpolis in assenza di pubblico per le normative anti-covid.
Lo streaming 1 (prove generali) è visibile da questo link: https://youtu.be/lrF3lJpKvZ0
Lo streaming 2 (lo spettacolo) sarà visibile dalle 20.15 da questo link: https://youtu.be/1mBLz8TTqEg
ALICE UNDERGROUND 2.0
domenica 6 dicembre ore 20.00 diretta streaming dal sito www.spazio14.it
diretta dal Teatro Sanbàpolis di Trento
Nell’ambito del progetto Trasfigurazioni, ideato e organizzato da C.U.C. (Circolo Universitario Culturale di Trento), con il contributo finanziario di Università e Opera Universitaria degli Studi di Trento
Regia di Elena R. Marino
Aiuto regia: Silvia Furlan
Interpreti: Noemi Campidelli, Lisa Folcato, Simone Oss, Anderson PacuKu, Roberta Pallaoro, Valentina Pallaoro,
Agnese Ricciarelli, Elia Tarasconi, Emma Traina
Produzione: Scuola di Teatro Spazio 14 . Teatrincorso e Live Art snc
L’opera più famosa di Lewis Carroll parla agli adulti in modo forse più ampio che ai bambini e, dimenticando subito ogni adattamento che ne sia stato fatto per evidenziarne l’aspetto infantile o grottesco, permette di portare in superficie tutta l’inquietudine e l’assurdità della condizione umana. Il testo è, in alcuni suoi punti, molto potente, pervaso di situazioni, immagini e parole che, soprattutto nell’Alice Underground, cioè nella prima versione del famoso testo, toccano in profondità l’esperienza esistenziale di una persona adulta o adolescente più che bambina. In un mondo sorretto da regole a dir poco illogiche, o fin troppo logiche, giochi verbali e non-sense fanno riflettere sulla possibilità stessa della comunicazione. Desiderio e illusione qui si declinano in quanto attivatori di ogni processo conoscitivo, ma anche gioco consapevole che smaschera l’illusorietà del concetto di “normalità”. Nulla è banale nel mondo di Carroll e della sua Alice, e nulal è dato per scontato. Ciò che viene alla luce è l’illusione di vivere in un mondo nel quale sia possibile dimenticare la tana del Bianconiglio, e nel quale sia possibile davvero evitare di ritrovarsi di fronte alla nostra e altrui assurdità, non incidente di percorso ma vero e proprio sottosuolo sul quale è costruita la nostra apparentemente razionale e logica società.
Il progetto registico modula il testo in rapporto al coinvolgimento del pubblico, da parte degli attori, anche in ampi spazi. Una forte componente visiva e musicale è strutturata per coinvolgere il più possibile il pubblico e trascinarlo in un viaggio fascinatorio in una dimensione diversa e più profonda.