Nell’ambito di Live Act 08/09 > Extrema_mente
14/02/09 – ore 20:45 – Teatro San Marco
Scrittura scenica Marta Gilmore, Fiammetta Olivieri, Pamela Sabatini Regia Marta Gilmore
Con Fiammetta Olivieri e Pamela Sabatini
Musiche originali eseguite dal vivo Fabio Guandalini
Disegno luci Luca Barbati
Organizzazione Daniela Capece
Progetto finalista Premio Scenario 2007
Su una linea ferroviaria abbandonata, in Sicilia, si incontrano due ragazzine. Si chiamano Willie e Secondina. La strada ferrata è il loro territorio da contendere, come solo i cani e i ragazzini sanno fare. E, come per i cani e i ragazzini, si vince giocando. E giocando ci si racconta e si racconta il mondo così come lo si è conosciuto. Willie e Secondina si trasformano infinite volte divenendo surreali presentatrici televisive, bambine abusate, suore, ciclisti famosi, donne fatali, ballerine, cantanti. Le accompagna, come un musicista di strada seduto su un rocchetto per cavi da cantiere, Fabio Guandalini, con leggerezza e sapienza musicale, passando dalla chitarra al clarinetto, dal didjeridoo all’armonica, dalla musica folk a quella sacra, dal valzer al blues. Secondina è arrivata in sella alla sua bicicletta, Berta. È fuggita dalla cantina dove suo padre la teneva rinchiusa dopo aver trovato la foto di un ragazzino biondo che le somiglia ma non è lei, e che forse è suo fratello, il figlio di un segreto di famiglia. E Secondina racconta di aver percorso tutta la strada fino alla Sicilia in bicicletta, alla ricerca di questo fratello, percorrendo i territori del suo immaginario: il triangolo esoterico del Monferrato, le chiese con le messe nere, le colline, le risaie. Quello che rivuole indietro è un giorno della sua infanzia, insieme a un fratello che non ha mai conosciuto, e che forse neanche esiste. Willie si trascina dietro la sua bambola, Camilla. È arrivata dal mare, molto tempo prima, insieme a sua sorella Alva. Ed è di Alva che Willie vuole raccontare, della vita che facevano insieme a San Berillo, il quartiere storico della prostituzione a Catania, fiorito attorno alla base militare Nato di Sigonella. San Berillo – con la sua babele di donne e i lustrini sulle divise dei soldati americani – ci è sembrato il giusto approdo per Willie e per Alva, personaggi liberamente ispirati a Proibito, l’atto unico di Tennessee Williams, che racconta di una bambina prostituta che vive sul ciglio della ferrovia in seguito alla morte della sorella. È l’incontro, impensabile eppure possibile, tra queste due solitudini ad essere al centro del nostro lavoro. È questa relazione, conflittuale e speculare, che permette loro di riprendersi le proprie storie. E per farlo si usa quello che c’è, creando uno spazio ogni volta diverso. Nei codici adolescenziali c’è spazio solo per l’assoluto. Non c’è niente da compiangere, da descrivere, da spiegare.
Circuito Nazionale del Nuovo Teatro – TEATRONET