Un’Opera da tre soldi di successo

Opera da tre soldi spettacolo Festival Settenovecento Rovereto

A consuntivo del primo semestre di corsi, regie e produzioni targate Live Art – Teatrincorso – Spazio 14, siamo lieti di segnalare “L’Opera da tre soldi” di B. Brecht, produzione del Festival Settenovecento, con la regia di Elena R. Marino e Silvia Furlan e la partecipazione, fra gli altri, di allievi attori della Scuola di Teatro Spazio 14, spettacolo andato in scena il 21 giugno presso l’Auditorium Melotti di Rovereto.

La messa in scena ha ricevuto apprezzamenti sia da parte del numeroso pubblico, sia come si legge nella recensione comparsa su Le Salon Musical, che si può leggere a questo link: https://www.lesalonmusical.it/rovereto-lopera-da-tre-soldi-giovane-e-una-sfida-vinta/

LOCANDINA:

L’OPERA DA TRE SOLDI | il festival in prima serata

ROVERETO, AUDITORIUM MELOTTI | CORSO BETTINI 43

di Bertolt Brecht
con la collaborazione di Elisabeth Hauptmann e Kurt Weill

con
Icíar Borges Carreras (mezzosoprano) Polly Peachum e Jenny delle Spelonche
Ester Cela (mezzosoprano) Signora Peachum
Iryna Dynnikova (soprano) Lucy Brown
Federico Evangelista (basso) Jonathan Jeremia Peachum
Emanuele Petracco (tenore) Macheath
Enrico Totola (baritono) Tiger Brown e Cantastorie
attori della Scuola di Teatro Spazio 14

Ensemble del Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento e Riva del Garda
Coro del Liceo Musicale “Bonporti” di Trento – Liceo delle Arti
Sebastiano De Salvo direttore

4G AM Liceo Artistico “A. Vittoria” di Trento – Liceo delle Arti proiezioni e videomapping
Live Art snc – Teatro Spazio 14 scene e costumi
Elena R. Marino e Silvia Furlan regia

Una produzione del Festival Settenovecento

Woyzeck – spettacolo: 26-27 novembre

Woyzeck

Sabato e domenica 26-27 novembre | ore 20.45

Teatro Spazio 14, via C. Vannetti 14 – Trento

Adattamento del testo e regia: Elena R. Marino

Assistente alla regia: Silvia Furlan

Con: Fatna Bargach, Giorgio Guzzetta, Silvia Libardi, Paolo Menghini, Roberta Pallaoro, Valentina Pallaoro, Elia Tarasconi

Produzione Live Art 2022 – Teatrincorso

Un dramma in appunti incompleti, scritti tra il 1836 ed il 1837 e interrotti dalla morte dell’autore, che si compone e scompone per tratteggiare una vicenda pur ricorrente nel teatro occidentale (l’omicidio di una donna), ma ciò nonostante inedita: un suicidato dalla società, che uccide la sua donna come inevitabile ricaduta finale della perversa macchina sociale.

Una scrittura modernissima, quella del grande drammaturgo tedesco Georg Büchner, morto in giovane età (23 anni) e ciò nonostante pietra miliare del teatro occidentale, oltre che della letteratura e del pensiero politico.

Un testo che permette i più diversi registri, dal grottesco al lirico, dal comico al drammatico. Un’opera che conquista per la sua inesauribile capacità di generare visioni, così come l’inesausta modernità del pensiero politico del suo autore: l’essere umano al centro di tutto, nella sua immensa fragilità e nel suo divenire vittima della società, attraverso i vizi del pensiero, le forzature del linguaggio, lo stigma dell’idiota e l’esautorazione del “diverso”.

– Lo spettacolo della società –
“Woyzeck” porta in scena il dramma incompleto di Büchner (uno dei più grandi e rivoluzionari drammaturghi del XIX sec.), un testo che, partorito da una personalità complessa e politicamente modernissima, parla sicuramente alla nostra attualità.

Portato al cinema da un regista della statura di Werner Herzog, con un clamoroso Klaus Kinski nei panni del protagonista, il dramma di Georg Büchner regala comunque al teatro la sua essenza più schiettamente problematica e tagliente. Il pubblico è chiamato ad assistere a scene di “teatro nel teatro”, o meglio ancora di “spettacolo nello spettacolo”, nelle quali la rappresentazione inscena se stessa, così come la società tutta viene chiamata a entrare nella scena nei panni grotteschi dell’imbonitore, dei frequentatori di una fiera di paese, degli spettatori di un circo.

Questo aspetto viene particolarmente sottolineato nella produzione del Teatro Spazio 14: la dimensione grottesca e circense, talvolta da avanspettacolo, attraverso la sofferta partecipazione del protagonista guida la rilettura verso un’acre risata e insieme verso una partecipazione emotiva più profonda. Il dramma di Woyzeck, quel suo delirio nel quale l’incapacità di reagire ai soprusi coincide con la chiaroveggenza della follia, diventa il dramma dell’essere umano nella sua essenza più profondamente indifesa: quella di un senso di giustizia impastato inestricabilmente con una sensibilità ferita e incurabile.

Georg Büchner, combattente antesignano per i diritti umani, pone nel suo testo, benché incompleto, la domanda su che cosa sia un essere umano in seno alla società e ai suoi rituali feroci e ipocriti. La risposta, per lui che fu anche scienziato e medico, rimane in primo luogo pratica: senza il rispetto e la giustizia per l’essere umano, per ogni essere umano, non rimane neppure più nessuno che, umanamente, possa porsi quella domanda.

Biglietto unico 8 € | Prevendita: presso Teatro Spazio 14 dal lunedì al giovedì dalle 18.30 alle 20.00 e il venerdì dalle 14.30 alle 19.00. | Online: https://www.spazio14.it/prenotazione-biglietti/ | Alla cassa del teatro dalle 20.00 dei giorni di spettacolo. Per prenotazioni telefoniche e richiesta informazioni: 346 60 49354 e 347 8517721 o email a spettacoli@spazio14.it

Il giardino dei ciliegi

4 GIUGNO 2022 – ore 20.45

Con gli allievi del 2° anno del corso di teatro

Čechov desiderava in primo luogo che “Il giardino dei ciliegi” fosse una commedia, un vaudeville, una farsa… che ne fosse rispettata in primo luogo l’ironia, e tale desiderio andrebbe rispettato. “Il giardino dei ciliegi” parla dei mondi che scompaiono, e della bellezza che scompare con loro, ma anche di come ci si butta facilmente alle spalle tutto ciò che fino a quel momento, del nostro passato, sembrava indispensabile. La nobiltà russa di fronte all’emergente borghesia commerciale rappresenta bene il tramonto dei mondi che anche oggi ci coinvolge: quel giardino dei ciliegi – che rappresenta la bellezza e il passato a cui siamo affezionati, ma anche un insostenibile lusso di umanità perduto in modo frivolo – ci ammonisce sul destino di tutto ciò che, pur bellissimo e prezioso, non viene sufficientemente protetto dall’ondata del nuovo che avanza.

Regia: Elena R. Marino

Assistente alla regia: Silvia Furlan

con: Eleonora Castagna, Magdalena Koteska, Alessio Palmero Aprosio, Andres Reyes, Lorenzo Ruzzene, Lenina Serrano, Louise Wolswijk

Don Giovanni – allievi 1° anno

Domenica 29 maggio 2022 – Teatro Spazio 14 in v. Vannetti 14 a Trento

Allievi 1° anno corso di teatro

Leggero e profondo allo stesso tempo, divertente e insieme tragico, dissacrante e moralistico: la storia di chi insegue eternamente una soddisfazione (nello specifico sessuale e sentimentale) che mai, in questo mondo, può giungere. Tratto dal libretto di Lorenzo da Ponte (per il dramma giocoso di Mozart, in due atti) e dalla commedia “Don Giovanni” di Molière, uno spettacolo che coinvolge nelle risate, ma lascia anche l’odore acre dell’inferno nel quale precipita l’eterno amante impenitente, ribelle persino al proprio dramma.

Regia: Elena R. Marino

Assistente alla regia: Silvia Furlan

Con: Valentina Caiazzo, Mauro Casile, Elena Lunardelli, Nicola Massidda, Jelena Milosevic, Nicole Ostuni, Manuela Pizzinini, Manuel Prestia, Thomas Prighel, Odilia Tirone, Francesca Toniolo