Sabato e domenica 26-27 novembre | ore 20.45
Teatro Spazio 14, via C. Vannetti 14 – Trento
Adattamento del testo e regia: Elena R. Marino
Assistente alla regia: Silvia Furlan
Con: Fatna Bargach, Giorgio Guzzetta, Silvia Libardi, Paolo Menghini, Roberta Pallaoro, Valentina Pallaoro, Elia Tarasconi
Produzione Live Art 2022 – Teatrincorso
Un dramma in appunti incompleti, scritti tra il 1836 ed il 1837 e interrotti dalla morte dell’autore, che si compone e scompone per tratteggiare una vicenda pur ricorrente nel teatro occidentale (l’omicidio di una donna), ma ciò nonostante inedita: un suicidato dalla società, che uccide la sua donna come inevitabile ricaduta finale della perversa macchina sociale.
Una scrittura modernissima, quella del grande drammaturgo tedesco Georg Büchner, morto in giovane età (23 anni) e ciò nonostante pietra miliare del teatro occidentale, oltre che della letteratura e del pensiero politico.
Un testo che permette i più diversi registri, dal grottesco al lirico, dal comico al drammatico. Un’opera che conquista per la sua inesauribile capacità di generare visioni, così come l’inesausta modernità del pensiero politico del suo autore: l’essere umano al centro di tutto, nella sua immensa fragilità e nel suo divenire vittima della società, attraverso i vizi del pensiero, le forzature del linguaggio, lo stigma dell’idiota e l’esautorazione del “diverso”.
– Lo spettacolo della società –
“Woyzeck” porta in scena il dramma incompleto di Büchner (uno dei più grandi e rivoluzionari drammaturghi del XIX sec.), un testo che, partorito da una personalità complessa e politicamente modernissima, parla sicuramente alla nostra attualità.
Portato al cinema da un regista della statura di Werner Herzog, con un clamoroso Klaus Kinski nei panni del protagonista, il dramma di Georg Büchner regala comunque al teatro la sua essenza più schiettamente problematica e tagliente. Il pubblico è chiamato ad assistere a scene di “teatro nel teatro”, o meglio ancora di “spettacolo nello spettacolo”, nelle quali la rappresentazione inscena se stessa, così come la società tutta viene chiamata a entrare nella scena nei panni grotteschi dell’imbonitore, dei frequentatori di una fiera di paese, degli spettatori di un circo.
Questo aspetto viene particolarmente sottolineato nella produzione del Teatro Spazio 14: la dimensione grottesca e circense, talvolta da avanspettacolo, attraverso la sofferta partecipazione del protagonista guida la rilettura verso un’acre risata e insieme verso una partecipazione emotiva più profonda. Il dramma di Woyzeck, quel suo delirio nel quale l’incapacità di reagire ai soprusi coincide con la chiaroveggenza della follia, diventa il dramma dell’essere umano nella sua essenza più profondamente indifesa: quella di un senso di giustizia impastato inestricabilmente con una sensibilità ferita e incurabile.
Georg Büchner, combattente antesignano per i diritti umani, pone nel suo testo, benché incompleto, la domanda su che cosa sia un essere umano in seno alla società e ai suoi rituali feroci e ipocriti. La risposta, per lui che fu anche scienziato e medico, rimane in primo luogo pratica: senza il rispetto e la giustizia per l’essere umano, per ogni essere umano, non rimane neppure più nessuno che, umanamente, possa porsi quella domanda.
Biglietto unico 8 € | Prevendita: presso Teatro Spazio 14 dal lunedì al giovedì dalle 18.30 alle 20.00 e il venerdì dalle 14.30 alle 19.00. | Online: https://www.spazio14.it/prenotazione-biglietti/ | Alla cassa del teatro dalle 20.00 dei giorni di spettacolo. Per prenotazioni telefoniche e richiesta informazioni: 346 60 49354 e 347 8517721 o email a spettacoli@spazio14.it